Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 22.411 punti, registrando un +0,36%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,55%.

Marzo si conclude con un -0,87%.

Il primo trimestre registra un +2,55%.

Grafico:

FTSE MIB

La resistenza è molto chiara ed è l’area intorno a 22.860 punti.

Il supporto è più ampio: contrariamente a quanto successo con lo S&P 500, in diverse occasioni la media mobile a 200 giorni è stata sforata in modo anche piuttosto visibile, il che ne riduce l’importanza.

Considerando tale aspetto potremmo considerare i seguenti livelli di guardia:

  • media mobile a 200 giorni (che attualmente transita a 22.61 punti);
  • 21.900 (minimi crescenti taccati la settimana appena conclusa)
  • 21.460 (minimi Marzo).

Tra gli elementi negativi si evidenzia la decisa perdita di forza relativa a marzo del settore bancario (-3,95%), il comparto a maggior incidenza sulla borsa italiana:

FTSE ITALIA BANCHE

Si osservi come anche a Febbraio, come successe ad Ottobre, siano scattate le vendite proprio a contatto con l’area di ritracciamento del 50% di Fibonacci calcolata sull’intero vettore ribassista A-B, aspetto evidentemente negativo.

Conferme ribassiste alla violazione dei minimi di Gennaio (10.800), smentite alla rottura dei massimi di Febbraio (12.573 punti).

Riccardo Fracasso

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