From the daily archives: giovedì, Agosto 11, 2011
Ieri mattina, prima delle aperture, s’erano assegnate buone probabilità di successo per eventuali operazioni LONG, pur sottolineando che tali interventi richiedevano un profilo di rischio alto e che lo scenario di fondo rimaneva negativo.
In sintesi, secondo la mia visione, gli investitori più aggressivi potevano azzardare un ingresso mentre gli altri dovevano rimanere liquidi.
E’ andata decisamente in modo diverso: i mercati occidentali hanno accusato perdite pesantissime con il settore bancario (in particolar modo quello francese e quello italiano) fortemente colpito dalle vendite.
S’è attribuita la colpa della disfatta alla voce di un imminente downgrade francese, ma stiamo parlando di un rumour, peraltro smentito da tutte le tre più importanti agenzie di rating (Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s); per quanto qualsiasi voce, anche se smentita, possa contenere un fondo di verità, appare difficile credere che il crollo verificatosi ieri possa dipendere esclusivamente da tale notizia.
Evito quindi di trovar giustificazioni nell’imprevedibilità di tale voce.
Semplicemente esistono previsioni che, seppur fondate su temi validi, non si avverano, poichè le previsioni stesse hanno lo scopo di stabilire il futuro più probabile ma non quello certo.
La previsione da me avanzata si basava su:
- un livello di ipervenduto molto forte;
- una poderosa chiusura dello S&P; 500 coincidente, peraltro, con i massimi di seduta.
Ritengo si possa tranquillamente affermare che v’erano concrete premesse per un rimbalzo.
Certo, si potrebbe affermare che in un contesto di altissima volatilità, come quello attuale, per quanto si possa anche individuare un supporto dal quale ripartire, la via migliore sia sempre quella di dar retta ad un famoso detto:
‘Never try to catch a falling knife’
che tradotto significa: mai provare ad afferrare un coltello mentre sta cadendo.
In parole povere: non cercare di anticipare i minimi acquistando durante un crollo verticale.
Tuttavia, non si può sostenere di aver cercato di afferrare il coltello al volo, avendo atteso una giornata di forte recupero che forniva buoni motivi per credere che fosse la prima di una serie.
Una situazione simile, per un investitore aggressivo, rientra tra le occasioni in cui è possibile azzardare un ingresso.
Va però ammesso che, persino per un investitore con un profilo di rischio alto, operare in controtendenza e con una volatilità selvaggia come l’attuale possa risultare eccessivo.
Alla luce della seduta di ieri, l’investitore prudente continuerà a trovarsi liquido non avevndo mai aperto posizioni, mentre l’investitore aggressivo risulterà liquido perchè gli saranno scattate le stop loss.
Seppur l’ipotesi di un rimbalzo resti assolutamente uno scenario credibile, ritengo più corretto mantenersi liquidi.
Sono consapevole che, così facendo, si rischia di perder l’occasione di un guadagno, ma è preferibile attendere conferme grafiche prima di entrare.
Semmai, se si perdesse l’occasione, l’eventuale rimbalzo potrebbe esser sfruttato per aprire, in seguito, posizioni al ribasso a prezzi più convenienti degli attuali.
Per chi invece per qualche motivo avesse tuttora in portafoglio qualche posizione rialzista, è il caso di conservarla e di attendere un recupero.
Riccardo Fracasso
Archivi
Ultimi Articoli
- Dollaro: aggiornamento
- Trump vince le elezioni
- Avena: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Check up: nuova pubblicazione
- S&P 500: analisi grafica
- Cina: una settimana importante
- FED: ecco il primo taglio
- Oro: analisi grafica
- BTP: aggiornamento grafico
- S&P 500: analisi grafica
- Euro/dollaro: aggiornamento
- Check up: nuova pubblicazione
- VIX: analisi grafica
- Mercati: qualche conferma, attendendone altre