From the daily archives: giovedì, Agosto 25, 2011
Partiamo subito col grafico ad un mese del nostro Ftse Mib:
Chi non ha seguito la seduta odierna, vedendo la chiusura quasi invariata (-0,24%) potrebbe aver pensato ad una giornata insignificante.
Così non  è stato.
Quella appena conclusa è stata decisamente una seduta al cardiopalmo e ricca di significato: quasi +1% in apertura per poi spingersi persino a guadagnare il 2,7% a 15.392 nel primo pomeriggio, e quindi scendere chiudendo persino in territorio negativo a -0,24%, a 14.944.
Sono le tipiche giornate in cui si rischia di acquistare sui massimi.
Ad un certo punto ci si è spinti al di fuori del range (evidenziato col riquadro blu) in cui ci si è mossi dall’inizio della settimana.
Cos’è successo?
A mio avviso, chi vuole esser presente nel mercato in occasione del momento del discorso di Bernanke ha acquistato fino al primo pomeriggio di oggi.
A quel punto, esauriti gli acquisti, sono entrati in scena gli investitori più avveduti, che hanno aprofittato del rialzo per vendere e/o aprire posizioni SHORT, consapevoli che il presidente della Federal Reserve non possa far miracoli.
Certo, si è ancora all’interno del range e solo una rottura al di sotto del minimo segnato l’11 agosto (14.199 punti) spazzerebbe via ogni possibilità di rimbalzo, ma, la seduta odierna offre buoni motivi per credere che gli acquisti inziati ieri siano già esauriti.
In tale contesto assume molta importanza la seduta di domani, con la quale si concluderà la settimana.
Se si scenderà ulteriormente, come ritengo probabile, le possibilità che quella d’oggi sia stata la classica giornata di reverse aumenterebbero di molto e l’ipotesi di un crollo diventerebbe ben più d’una semplice ipotesi.
Riccardo Fracasso 
 
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