All’indomani dell’intervento congiunto delle banche centrali, applaudito con un gran rialzo, andiamo a vedere se la seduta appena conclusa ha portato delle conferme o delle novità.
Grafico:
Il Ftse Mib ha chiuso a 14.547 punti, registrando un -0,66%.
Il Detrended non ci fornisce indicazioni significative.
Ultime sedute:
A livello settimanale non possiamo che confermare il superamento di area 14.199, il che va annoverato tra gli elementi positivi.
Quindi, la settimana appena conclusa va ovviamente considerata favorevole per i rialzisti.
La seduta odierna, al contrario, è a beneficio dei ribassisti.
Innanzitutto ci conferma l’impostazione ribassista del trend di medio periodo e di quello di lungo, con la 7+5, in particolare, che ha respinto il rialzo del Ftse Mib.
In secondo luogo, il fatto che una giornata spesa principalmente al rialzo, arrivata anche a registrare un +1,91%, si sia conclusa con un -0,66%, praticamente sui minimi, rappresenta sicuramente un fattore negativo.
Inoltre, il mercato ha invertito dopo aver toccato un picco a 14.925, praticamente coincidente col massimo  del precedente impulso rialzista (14.920).
In parole semplici, il nostro indice ha riconosciuto una resistenza statica (linea tratteggiata rossa).
Ciò va considerato, ovviamente, come un segnale di debolezza.
In sintesi, la settimana appena trascorsa ci ha portato la rottura dei 14.199 punti, il riconoscimento dei 14.920 e la conferma di un trend di medio e di lungo periodo ribassisti.
Infine, ricordo che il 17 giugno Moody’s mise sotto osservazione per un declassamento il rating italiano e che solitamente (non è regola fissa) si esprime dopo 3 mesi.
Se si guarda il calendario, il 17 settembre è domani.
Riccardo Fracasso
 

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