Era tanta l’attesa di vedere la risposta del Ftse Mib al downgrade del rating dell’Italia.

Andiamo quindi subito a vederla con l’ausilio del grafico:

Il nostro indice ha chiuso a 14.356 registrando un +1,91%.

Ultime sedute:

Procediamo per gradi.

Per quando riguarda le medie mobili, abbiamo una novità: la 7+5 è stata superata dall’indice, il che significa che il trend di medio è stato invertito al rialzo.
E’ un cambiamento rilevante che va considerato, ovviamente, positivamente dai detentori di posizioni long.
D’altro canto, resta negativa la tendenza di lungo termine rappresentata dalla 25+5.

Unendo massimi e minimi da metà agosto è possibile intravedere un canale ribassista (delimitato dalle linee rosse tratteggiate).
Prima di ritenerlo sufficientemente valido, attenderei di verificarne la tenuta della trendline superiore.
Dovesse confermarsi, potrebbe consentire al mercato di scivolare in giù.

Resta valida la resistenza a 14.920, mentre quella a 14.199 non l’ho nemmeno disegnata perchè ancora una volta è stata superata senza alcun sforzo, a dimostrazione che la sua importanza è ormai scemata.

Negli ultimissimi articoli avevo affermato che era preferibile sfruttare eventuali cali tra oggi e domani per liquidare le posizioni ribassiste.
La seduta odierna è stata spesa quasi completamente al rialzo ad eccezione dell’avvio.
In teoria, le vostre posizioni short dovrebbero esser tuttora rimaste aperte.

Uno dei motivi che, a mio modo di vedere, stonava all’interno dello scenario ribassista era il fatto che il forte calo del 3,16% è stato registrato di lunedì, e poichè spesso i forti movimenti di inizio settimana portano con sè dei falsi segnali, era doveroso tener ben alta la guardia.
Per ‘inizio settimana’ intendo la prima parte della stessa, che include anche il martedì e talvolta anche il mercoledì o parte di esso.
Il fatto che oggi, martedì, si sia chiuso a +1,91% fa svanire l’ipotesi di falso segnale.
Oggi, quindi, paradossalmente i ribassisti hanno un motivo in meno per cui preoccuparsi.

Inoltre, se l’indice dovesse spingersi entro domani sera almeno fino a 14.538 punti, verrebbe colmato interamente il gap down aperto ieri, ed a quel punto il nostro Ftse Mib,  nel caso in cui non gradisse il discorso di Bernanke, potrebbe scendere senza che nessuno lo trattenga.

In sintesi, lo scenario ideale per i ribassisti sarebbe quello in cui domani si salga fino a chiudere il gap down, per poi ridiscendere il giorno stesso o nella seconda parte della settimana, ritornando sotto la 7+5.
Un aiuto potrebbe fornirlo ad un certo punto persino lo S&P; 500, nel caso in cui dovesse arrestare la propria corsa una volta a contatto con l’area di resistenza 1.231-1.258.
A questo punto, il Ftse Mib potrebbe raggiungere almeno uno degli obiettivi più volte citati (12.865-12.332).

Tutta questa, però, è una semplice ipotesi.Inutile, infatti, avanzare previsioni in un mercato in cui il Ftse Mib saluta il declassamento dell’Italia guadagnando quasi due punti percentuali.

Ora che si fa con le nostre posizioni short?
Alla luce del rialzo odierno viene meno la volontà di chiuderle entro domani.
Le conserviamo attendendo la reazione dei mercati alle parole di Bernanke.Riccardo Fracasso

 

Comments are closed.

Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.