Venerdì mattina, nel commentare la pesante chiusura del giovedì, s’era affermato che le possibilità di riattivare il rimbalzo s’erano drasticamente ridotte.
Come potete osservare la seduta di venerdì (-2,46%) non ha certo portato nulla di buono:
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la linea più veloce (linea nera) dello Stocastico ha perforato quella più lenta (linea rossa) confermando l’intonazione negativa anche sul breve;
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il MACD, che così impostato indica il trend di più ampio respiro, quello in cui solitamente si posizionano le cosiddette mani pesanti, è negativo;
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il livello del Detrended è ben lontano dall’esser considerato in ipervenduto, il che vuol dire che il ribasso non presenta necessità di rifiatare.
Si potrebbe sperare che il Ftse Mib riparta in prossimità del precedente minimo (Ndr: 14.199 punti, evidenziato nel secondo grafico), ma, come già sostenuto nel precedente articolo, il fatto che l’indice, nel rimbalzare, non sia riuscito nemmeno a raggiungere il primo degli obiettivi che avevamo indicato, rende utopistica tale ipotesi.
Altre notizie, al momento non ne vedo, a parte l’eventuale improbabile annuncio di una QE3che non è nemmeno detto verrebbe accolta positivamente dal mercato, visto l’esito delle precedenti due.
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cominciare male e finire peggio;
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presentare una prima parte positiva, ed una seconda drammaticamente negativa.
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