All’indomani delle parole di Bernanke e del pesante calo dei listini americani, andiamo a vedere come si è comportato il nostro Ftse Mib:
L’indice ha chiuso a 13.482 registrando un – 4,52%.
Ultime sedute:
Innanzitutto c’è da dire che il Ftse Mib ha perforato in modo netto la 7+5, il che vuol dire che il trend di medio medio si è invertito al ribasso, elemento indiscutibilmente negativo.
Inoltre, la chiusura sui minimi rende assolutamente probabili nuovi minimi già domani.
Per di più, v’è da dire che l’asta di chiusura ha incrementato la perdita di oltre mezzo punto percentuale (da -3,96% delle 17:25 a -4,52%); ciò dimostra la volontà da parte degli investitori di liberarsi delle azioni in loro possesso.
A completare uno scenario ribassista perfetto v’è un Detrended che, seppur in calo, non segnala ancora ipervenduto.
In questo quadro ideale stona qualcosa: si è aperto un ennesimo gap down che, per esser chiuso, sarà necessario che il Ftse Mib salga almeno fino a 14.120 punti.
A mio parere, malgrado il gap, ritengo che si debba scendere ancora qualche punto percentuale.
Gli obiettivi?
Innanzitutto c’è un supporto rappresentato dal minimo segnato la scorsa settimana a 13.192 punti (linea blu).
Vi sono poi i due soliti target a 12.865 ed a 12.332 più volte indicati.
Senza il gap avrei forse puntato all’obiettivo più ambizioso (12.332 punti), ma il gap c’è e mi porta a dire che sia preferibile chiudere le posizioni ribassiste in prossimità di area 12.865 (meglio un pò sopra) e, nel caso in cui il supporto a 13.192 dovesse dimostrarsi più forte del previsto, sarà bene accontentarsi e liquidare a questo livello.
Riccardo Fracasso
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